CICLO DI SEMINARI

Il progetto Linguaggi contemporanei tra affreschi e street art, e il ciclo di seminari previsto, ha avuto come punto di partenza il grande patrimonio artistico della città di Rieti. Nell’ampio panorama di opere d’arte che la città ha ereditato, sono stati scelti come oggetto di analisi e di studio, di approfondimento e di dibattito gli affreschi conservati nelle chiese e nei palazzi di Rieti, e quelle pitture murali diventate punto di riferimento per la collettività. Queste opere, testimonianza della storia e degli eventi di quei luoghi, si sono confrontate con la contemporaneità e con le espressioni artistiche di un presente che non dimentica il proprio passato, raccontando l’impegno di quegli artisti d’oggi che hanno trovato nelle forme e nelle tecniche delle epoche antiche un vademecum per i propri lavori, e nelle memorie dei secoli scorsi l’ispirazione e la spinta per innovare.

Per rafforzare il dialogo e il confronto tra queste due espressioni artistiche, all’interno dell’Atelier “Racconti Contemporanei” e nello spazio urbano, sono stati coinvolti street artist impegnati nella preparazione di bozzetti e di opere che sono diventate poi patrimonio artistico della città. Gli artisti hanno mostrato ai fruitori dei seminari e ai visitatori come nasce un’opera d’arte, il processo di progettazione e realizzazione di un murale ispirato e dedicato alla città. Gli artisti coinvolti sono stati in grado di individuare e interiorizzare i luoghi simbolo di Rieti, e sono stati abili a celebrarli, in modo più o meno diretto, attraverso un linguaggio talvolta evocativo delle tecniche e delle ambientazioni del passato, talvolta esplicitamente contemporaneo.

LINGUAGGI CONTEMPORANEI TRA AFFRESCHI E STREET ART

4 maggio 2019

DALLA PITTURA ANTICA AI MURI DEL CONTEMPORANEO: ESPRESSIONI ARTISTICHE A CONFRONTO

La prima giornata del ciclo di seminari “Linguaggi contemporanei tra affreschi e street art” è stata dedicata al confronto tra due linguaggi artistici differenti per epoca storica ma vicini per tecniche, iconografie e funzioni, testimonianza che la conservazione della memoria e lo studio del passato si manifestano poi nella nascita e nello sviluppo di pratiche simili a quelle antiche ma al tempo stesso innovative e mutevoli. Il seminario ha ripreso il filo di quelle scoperte e di quegli studi che negli anni hanno riportato alla luce le opere antiche della città di Rieti, e le tracce di quei testi che ne hanno narrato la storia e mostrato il valore. Attraverso interventi dedicati alla contestualizzazione storico-artistica delle opere che il territorio conserva, all’analisi delle tecniche pittoriche adoperate e all’illustrazione degli impianti iconografici, sono state poste le basi per un confronto tra le testimonianze artistiche del passato e le espressioni del presente. In particolare, sono state oggetto di studio le opere di street art, che rivelano legami e dipendenze con le immagini che colorano le nostre città antiche, analogie tecniche, illusionistiche, iconografiche con i graffiti di età prescritturale, con la pittura murale medievale e con le prospettive settecentesche. Partendo dall’analisi di quelle opere contemporanee nate dallo studio e dalla riproduzione tecnica delle antiche procedure adoperate per la realizzazione dei dipinti murali, e dall’osservazione di quei lavori scaturiti dalla comprensione di iconografie, significati e contesti storici, è stato presentato l’attuale panorama della street art, le molteplici forme di espressione e la loro costante evoluzione.

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18 maggio 2019

STREET ART: ESPERIENZE E PRATICHE DI CONDIVISIONE                                                                                                                       

La seconda giornata del ciclo di seminari “Linguaggi contemporanei tra affreschi e street art” è stata dedicata ai progetti e alle esperienze degli operatori culturali, impegnati nell’ideazione, realizzazione e promozione di progetti di arte urbana. Protagoniste sono state quelle iniziative nate per confrontarsi con le testimonianze storiche e storico-artistiche che le città conservano, con le culture e le tradizioni dei luoghi ospitanti, con le identità culturali preesistenti, forti e resistenti nel tempo.

Protagoniste sono state anche quelle iniziative pensate per raccontare il paesaggio, la natura, il territorio nella sua conformazione primordiale e nel suo aspetto attuale, e quelle opere i cui colori siano in grado di confondersi con le tinte che il panorama offre alla vista, senza disturbare ma silenziosamente aggiungendo nuove tonalità e nuovi valori.

Comprendere i luoghi, riconoscere le tracce del passato, avvertire le necessità del presente, significa avere una chance in più per regalare alle città progetti capaci di entrare nelle vite quotidiane di abitanti e passanti, opere in grado di integrarsi con il contesto pubblico e di interagire con i suoi fruitori. Ospiti di questa giornata sono stati alcuni di quegli operatori culturali che si impegnano a rispettare lo spazio pubblico e onorano la grande opportunità che hanno di dialogare con i cittadini attraverso l’arte e la cultura, nella loro forma libera e gratuita.

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1 giugno 2019

PROBLEMATICHE CONSERVATIVE A CONFRONTO: LA TUTELA DELL’ARTE ANTICA E DELL’ARTE CONTEMPORANEA

La terza giornata del ciclo di seminari, “Linguaggi contemporanei tra affreschi e street art” ha affrontato il tema della caducità, in un confronto volto ad analizzare problematiche conservative, di tutela e di restauro delle opere antiche e di quelle contemporanee. Sono state ascoltate le testimonianze offerte dal territorio laziale e reatino, le esperienze di recupero e ripristino delle pitture murali del passato, e sono stati mostrati al pubblico i risultati delle lunghe e impegnative campagne di restauro affrontate negli anni, finalizzate a salvaguardare e a tramandare ai posteri il ricco patrimonio artistico della Regione e della città di Rieti.

Al tempo stesso, in un’azione di confronto costante, sono state esaminate le problematiche conservative e di restauro delle opere urbane contemporanee, deteriorabili e removibili, in alcuni casi, per loro natura, anche eternamente rinnovabili. Sono state messe a confronto le molteplici pratiche di street art, differenti per materiali e metodologie esecutive, per gradi di persistenza e di valore dell’effimero. Oggetto di analisi è stato l’utilizzo di materiali instabili e temporanei, raffrontato con le tecniche tradizionali, sopravvissute nei secoli. Temi affrontati sono stati anche quelli dell’autenticità di un’opera d’arte urbana, del diritto d’autore e dei diritti della comunità.

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11 luglio 2020

LA STREET ART RACCONTATA DAGLI ARTISTI                                                                                                                                                 

La quarta giornata del ciclo di seminari “Linguaggi contemporanei tra affreschi e street art” ha visto come protagonisti gli artisti, invitati a raccontare le proprie ricerche e i propri progetti, supportati da tecnici del luogo ospitante. Impegnati ad interagire con il contesto urbano e a confrontarsi con lo spazio pubblico, gli street artist hanno esaminato potenzialità e difficoltà del proprio lavoro, narrando la storia delle proprie opere e il risultato delle proprie sperimentazioni in tema di interazione e dialogo con il pubblico, con il territorio, con passanti e abitanti delle città. Il seminario ha raccontato l’impegno di quegli artisti che hanno trovato nelle forme e nelle tecniche del passato un vademecum per i propri lavori, e nelle memorie dei secoli scorsi l’ispirazione e la spinta per innovare. Durante l’incontro, sono state narrate le vicende di chi si è confrontato con l’arte sacra, che oggi come allora primeggia in simbolismo e forza evocativa; è è stato reso noto il lavoro di quegli artisti che attraverso l’arte urbana hanno scelto di raccontare gli eventi storici dei giorni d’oggi, la società che ci circonda, paure, ansie, frustrazioni dei nostri tempi. Protagonisti sono stati quegli artisti impegnati a raccontare il territorio, la natura, le tradizioni, la storia, convinti che seguire le tracce delle antiche memorie e comprendere l’unicità dei luoghi sia la strada giusta per innescare un processo di integrazione delle opere nel paesaggio preesistente.

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GLI ARTISTI

OZMO

NEVE

SBAGLIATO

ALE SENSO