IL DIALOGO DELLA CONOSCENZA

I progetti culturali devono dialogare con la società a cui si rivolgono e devono rispecchiare l’epoca storica nella quale sono stati calati, per queste ragioni si è reso necessario che il corso di fotografia Il dialogo della conoscenza si modificasse nel corso del 2020 per farsi testimonianza di quanto stava e sta accadendo in Italia e nel mondo, rendendosi strumento utile per superare la crisi individuale e collettiva che le persone sono costrette ad affrontare a causa della diffusione del Covid-19.

Il corso, tenuto dal fotografo Filippo Tommasoli, è nato con l’obiettivo di avvicinare gli studenti al mondo della fotografia, sviluppandone le capacità espressive e insegnando loro ad osservare il mondo da prospettive puramente soggettive e a rappresentarle secondo una propria cifra stilistica. Clicca qui per scaricare il programma completo del corso.

Il corso si è articolato in un percorso di alfabetizzazione che ha guidato i ragazzi all’utilizzo di apparecchiature e strumentazioni, dalla reflex allo smartphone, fornendo le basi sia tecniche che compositive per la realizzazione di un’immagine e di una narrazione fotografica, e all’impiego di applicazioni per la lavorazione, lo sviluppo e la gestione dei file.

Pensato per essere sviluppato nella città di Rieti, attraverso lezioni frontali ed esplorazioni del territorio, volte a cogliere le specificità del contesto naturale e urbano dell’area reatina, il corso si è arricchito, per la situazione sanitaria dovuta al covid 19, di due fasi iniziali nuove, lezioni tecnico-conoscitive in versione e-learning da un lato e una nuova esperienza di ricerca e sperimentazione negli spazi intimi delle abitazioni, nei luoghi in cui gli studenti stavano trascorrendo la loro quarantena, dall’altro.

IL CORSO

Attraverso le lezioni e-learning disponibili su una piattaforma webinar, le ragazze e i ragazzi iscritti al corso Il dialogo della conoscenza hanno acquisito competenze teoriche e pratiche in campo fotografico, ma soprattutto hanno ricevuto stimoli e indicazioni per imparare a osservare con occhi diversi ciò che li circonda, quegli ambienti già familiari eppure ricchi di valori ancora non svelati. Attraverso esercitazioni assegnate dal docente, gli studenti hanno dovuto sperimentare le conoscenze fotografiche acquisite confrontandosi con l’ambiente domestico e con le contingenze che li obbligavano a permanervi, con sentimenti e stati d’animo, imparando a rivelare le proprie visioni e le proprie emozioni attraverso le immagini.

Il corso è proseguito poi con la sessione dedicata all’esplorazione del territorio, il docente ha condotto gli studenti alla scoperta del paesaggio reatino, per fotografarne fragilità e fratture prima, e per immortalare i segni stratificati delle fasi di rinascita, poi; per catturare le testimonianze della storia che la natura conserva e dei fenomeni secolari che la attraversano, e le architetture contemporanee, che segnano i luoghi e che trasformano gli spazi incontaminati in contesti urbani. L’applicazione delle conoscenze acquisite si è spostata quindi dagli spazi interni delle abitazioni alle aree naturali, rurali ed urbane.

Corso di Fotografia Online: Registrazioni delle lezioni

Sono disponibili le registrazioni del corso di fotografia online tenutosi dal 27 aprile al 21 maggio 2020. Clicca sul pulsante qui accanto per accedere alla pagina dedicata.

GUARDA LE LEZIONI

LA MOSTRA

Al termine del corso, negli spazi dell’atelier, è stata allestita la mostra Il dialogo della conoscenza che ha visto come protagonisti gli studenti del corso. Tutti i partecipanti hanno provato l’emozione di vedere esposto il frutto dei propri studi e il risultato del lavoro svolto. La mostra ha presentato al pubblico le testimonianze visive raccolte dai ragazzi, consentendo di ammirare i molteplici scenari del territorio reatino immortalati dagli studenti, tutti sul solco del tema comune e tutti in grado di trasmettere il valore del passato e l’imminenza del futuro, l’importanza della memoria e la forza del rinnovamento.

La mostra, grazie alle nuove fasi di lavoro aggiunte al programma iniziale, si è arricchita di nuovi contenuti, per testimoniare la condizione di isolamento forzato che ha inevitabilmente modificato la quotidianità individuale e collettiva, descrivendo i viaggi che, attraverso l’immaginazione, gli studenti hanno potuto compiere e che grazie alla fotografia hanno potuto raccontare, rendendosi espressione di quel complesso insieme di sensazioni ed emozioni che la riacquisizione della libertà e la riscoperta del territorio hanno provocato in ciascuno dei partecipanti.

L’ARCHIVIO

Il progetto è terminato con la nascita di un archivio fotografico digitale, che è stato consegnato al Comune di Rieti per diventare patrimonio e risorsa per i cittadini e per la città tutta. Gli studenti hanno potuto comprendere, in questo modo, che l’oggetto fotografico può essere al tempo stesso bene documentario e opera d’arte.

Considerato il momento storico in cui il progetto è stato sviluppato, l’archivio raccolto si è arricchito di un’ulteriore valenza, essere testimonianza di una eccezionale condizione sociale, politica, economica, uno stato di emergenza che i cittadini d’Italia e del mondo sono stati  e sono ancora chiamati ad affrontare.

DOCENTE FOTOGRAFO

Filippo Tommasoli

Filippo Tommasoli nasce a Verona. Dopo la maturità classica e il percorso accademico in Linguistica, consegue un master in Antropologia Visuale e Cinema Documentario presso il centro Studi sull’Etnodramma e una masterclass in Visual storytelling in new media tenuta da ICP (International Center of photography, New York), nella sede di Camera – Centro Italiano per la Fotografia, Torino.

Cresce come persona e come professionista all’interno dello Studio Tommasoli, fondato nel 1906 è uno degli studi di fotografia attivi più antichi d’Italia.

L’esperienza maturata nel riordino, nella digitalizzazione, nel restauro e nella valorizzazione dell’Archivio Tommasoli hanno spinto Filippo a fondare la Tommasoli Visual Factory, startup culturale innovativa che si occupa di visual storytelling, vincitrice di un finanziamento europeo all’interno del programma POR-FESR 2014-2020 riservato alle imprese culturali ritenute innovative e di valore per il territorio.  L’azienda coniuga le solide basi dei saperi antichi alle forze dinamiche dell’innovazione dell’era digitale, garantendo un servizio allo stesso tempo fresco e competente, creativo e strutturato.

Dal 2016 insegna fotografia e video in diversi workshop, in collaborazione, tra gli altri, con Verona Film Commission e Ippogrifo Produzioni.

Dal 2018 collabora in modo stabile con l’istituto Design Palladio, come docente e coordinatore del master annuale di “Video e filmmaking” e docente di “tecniche video e fotografia pubblicitaria” all’interno dei master triennali di Visual Design, Character Animation e Motion Graphic Designer.

Da gennaio 2019 insegna, all’interno di RedLab – Darkroom over the borders (ETS di cui è co-fondatore), fotografia analogica in zone di frontiera.

Parallelamente all’attività professionale, si dedica a progetti personali di carattere antropologico e sociale, in particolare, film documentari, e a lavori artistici in cui fa interagire il linguaggio della scrittura con quello fotografico e videografico, con mostre collettive e personali.

Tra le recenti esposizioni a cui ha partecipato si ricordano: 2009, Human Rights, Belvedere di San Leucio, Caserta – acquisizione dell’opera da parte del Museo d’Arte Contemporanea di Caserta; 2010, Human Rights, Campana della Pace, Rovereto; 2017, VIBRASONICA, mostra personale presso La Feltrinelli di Verona; 2019, Possible Landscapes, Fonderia XX.9, Verona; 2019, Approssimazioni, ArtFarm Pilastro, Verona; 2019, Grenze – Arsenali Fotografici, Verona; 2019, “L’arte della Memoria”, realizzata in collaborazione con AGEC presso la Gran Guardia di Verona; 2019, installazione multimediale “Self-Portrait of the Artist as a young man“, presso Ashtart, sezione off di Art Verona).