DIALOGO TRA SOGNO E REALTÀ 

In mostra sculture fotografiche e opere immersive, dalla straordinaria forza evocativa. Vieni a scoprire quel che è stato definito metaforicamente il nuovo “skyline di Rieti” , con supporti scenografici fisici e device per la fruizione di realtà virtuale potrai vivere un’esperienza unica e un’immersione totale nelle opere di Alessandro Valeri.

LA MOSTRA

Tra sogno e realtà. Una riflessione poetica d’ispirazione reatina si configura come una mostra eterogenea, fatta di installazioni fotografiche ed opere immersive, e si presenta come un evento versatile ed eclettico, rivolto quindi a visitatori con interessi, passioni e competenze differenti.

Costantemente dedito alla ricerca di mezzi per dialogare e comunicare al meglio con il suo pubblico, sempre concentrato sulla ricerca e sperimentazione di nuove tecniche, nuovi media, nuove forme d’espressione, l’artista ha intrapreso il percorso di progettazione della mostra Tra sogno e realtà come una sfida, come lo strumento più potente ed efficace per arricchire la coscienza individuale e collettiva tanto dei reatini quanto dei visitatori forestieri. Abituato a lavorare tenendo conto del contesto ospitante, Valeri ha realizzato opere site-specific, alternandole, nel percorso espositivo, ad opere già note al pubblico, avviando un proficuo scambio tra inediti paesaggi e paesaggi passati, già arricchiti dalle letture di molteplici visitatori.

Come un esploratore in ricognizione, Valeri ha attraversato in lungo e in largo strade, palazzi, sotterranei della città di Rieti, alla ricerca di quei particolari che da soli avessero la forza di raccontarne la bellezza, insita nelle sue eccezionalità e nelle sue preservate peculiarità. Sculture fotografiche e opere immersive, quelle esposte nel Museo Civico, dotate di una straordinaria forza evocativa, in grado di raccontare il territorio reatino, nelle sue connotazioni urbanistiche e paesaggistiche, e attraverso le testimonianze storiche e storico-artistiche che in esso si conservano.

Piccoli e preziosi dettagli, colti dallo sguardo vigile di Alessandro Valeri, hanno composto quel che è stato definito metaforicamente il nuovo skyline di Rieti, un paesaggio inaspettato e inedito della città, che ha regalato punti di vista inesplorati e il piacere di godere delle unicità del territorio.

I PERCORSI VIRTUALI

E se le sculture esposte nell’ex monastero di Santa Lucia hanno consentito a tutti i visitatori di intraprendere un viaggio restando con le piante dei piedi ben salde a terra, i percorsi virtuali, progettati dall’artista, hanno proiettato tutti i sognatori in uno spazio in bilico tra immaginazione e realtà, tra fantasia e verità, che a partire da Rieti hanno consentito di avvicinarsi ad altre città del mondo. Scelte per affinità con il territorio reatino, per l’intenso ed inscindibile legame tra i cittadini e i propri luoghi di cultura, o per l’attenzione alla conservazione di usanze e tradizioni, quelle città si sono raccontate attraverso piccoli ma significativi dettagli, trasparenti di bellezza e autenticità, contribuendo ad arricchire il viaggio di ciascun visitatore.

Un’esperienza intensa e dall’emozionalità crescente, che ha avuto inizio nell’Atelier Racconti Contemporanei, a pochi metri da quei reperti che trasudano storia e memorie della città, e nelle wunderkammer di Alessandro Valeri, piccole camere delle meraviglie, in grado di celare e poi svelare oggetti straordinari, visioni, immaginazioni, fantasie, per appagare le più recondite e incontrollabili curiosità.  Un percorso che è proseguito poi nel virtuale, con un viaggio inaspettato che, a partire da un luogo che Rieti custodisce nei meandri della sua terra, che come un cuore continua ineluttabile a pulsare vita, storia e cultura, ha condotto ogni visitatore nell’intima scoperta della propria città e nella segreta corrispondenza con il resto del mondo.

Foto di Giuseppe Rosato

ALESSANDRO VALERI

Alessandro Valeri vive e lavora a Roma. Si è formato presso l’Istituto di Stato per la cinematografia e televisione Roberto Rossellini ed il Centro Sperimentale di Cinematografia di Roma Il suo studio risiede nel Pastificio Cerere, già culla della Nuova Scuola Romana. La sua ricerca lo ha portato su un percorso strutturato tra materiali e tecniche diverse – installazione, fotografia, disegno, scrittura, video, pubblicità, pittura, scultura– con un’attenzione critica nei confronti della realtà che di volta in volta interroga e indaga. Il suo lavoro nasce da un desiderio di partecipazione e condivisione creativa e sociale che porti un cambiamento nella coscienza individuale e collettiva. Ha espresso la sua ispirazione artistica anche nell’ambito della comunicazione pubblicitaria e sociale, firmando campagne per i maggiori brand nazionali ed internazionali e vincendo alcuni tra i più importanti premi del settore.

Tra le principali mostre: “AN IRON RING”, museo MAXXI Roma (2020); “les charme discret discret du temps”, con Salvator Dalì ARTCO Gallery Parma (2020); “SEZIONE AUREA“, SU gallery Roma (2020); “apparato inconcreto”, museo MACRO Roma (2019); “Art in Progess”, ARTCO gallery Parma (2019); “Next Stop”, Video Città Roma (2018); “Una sola possibilità”, museo MACRO, Roma (2017); “L’instabilità degli oggetti”, Bologna MAMBO Artefiera (2017); “Lasciami entrare”, museo MACRO, Roma (2016); “SEPPHORIS”, 56° Biennale di Venezia (2015); “Stai con me”, Medio Area Gallery (2014); “Panorama”, museo PAN, Napoli (2013); “Circo”, Galleria Il Ponte Contemporanea, Roma (2013); “Elettroshot”, Cartiere Binda-Milano, curata da Achille Oliva (2012/11); “Da un’intuizione teorica”, curata da Achille Bonito Oliva, Palazzo Reale Milano (2011/10); “Progetto Oreste cinema”, 48° Biennale di Venezia (1999); “Campagna d’Italia”, Palazzo delle Esposizioni di Roma.